Dorothée Meilichzon ha realizzato il progetto con una scelta di materiali e palette che vogliono trasmettere il vero spirito della Venezia contemporanea, un progetto che ispira ad un miglior lifestyle attraverso i colori, le texture e le matericità.
Le 32 camere e suite de Il Palazzo Experimental sono ricche di piastrelle smaltate a mano, dettagli in marmo Breccia Capraia e tessuti sontuosi, lampade cromate ed elementi in ottone, rivestimenti materici che si uniscono a una palette piena di luce con i caratteristici colori della città: terracotta, azzurro cielo, giallo pallido, blu cobalto.
Il design ha utilizzato elementi veneziani molto classici ma anche elementi più contemporanei come l'omaggio al movimento Memphis, alcuni colori accesi, l'alluminio spazzolato, i bordi smerlati, le lampade in vetro di Luciano Vistosi, Marmi di Breccia Capraia, archi originali, salvando il maggior numero possibile di elementi architettonici esistenti dal palazzo esistente: le travi, l'enorme altezza del soffitto al primo piano, la galleria, le incredibili finestre gotiche, le doppie porte in legno.
Cristina Celestino, su invito di Dorothée Meilichzon, ha disegnato l’esclusivo Experimental Cocktail Club, come un salotto discreto aperto alla città lagunare. Posizionato al piano terra dell’hotel, il cocktail bar si veste di una atmosfera intima e sofisticata conservando il fascino inconfondibile del luogo.
Un vero approdo nella Venezia più affascinante, dove colori e materiali trasmettono una inalterata tradizione e unicità. La massima espressione quindi artigiana, che storicamente fa della produzione di qualità il suo prezioso modo di essere, e che oggi, in una visione contemporanea, offre ai visitatori uno spaccato di vita marinara originale.
Gruppo Experimental , Il Palazzo Experimental, VE
Architettura d'interni, Design camere e ristorante: Dorothee Meilichzon
Interior Design Cocktail Bar: Cristina Celestino
Progetto grafico: Cecilia Cappelli
Fotografia: Karel Balas
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